L’ARTE DI MELANIE FRANCESCA PREMIATA A SANREMO
Melanie Francesca è una promettente artista contemporanea. I suoi dipinti sono stati esibiti in Europa e Medio Oriente, come la personale alla galleria Cortina a Milano nel 2005 e la collettiva con il gruppo di Figuration Critique, Grand Palais, a Parigi. A Dubai ed Abu-Dhabi è stata presente nel 2005 con una personale patrocinata dallo sceicco Nahayan Mabarak al Nahayan, Ministro della Cultura degli Emirati Arabi Uniti. Sempre sotto il suo Patrocinio, nel 2015 è avvenuta l’esposizione THE BOX nella galleria Pro-art, Dubai, a cui sono seguite le partecipazioni ad art Dubai nel 2016 con un’istallazione pubblica a DIFC e la personale alla galleria Cap Kuwait in Kuwait nel 2017. La sua visione dell’essere artista è neo-rinascimentale, circolare e comprensiva di più ambiti: come scrittrice scrive per Rizzoli-Cairo Editore e negli ultimi tre anni ha pubblicato L’Occidentale, La Donna perfetta e L’angelo. Come personaggio televisivo è apparsa in salotti televisivi di rilievo, come il Costanzo Show e i programmi di Piero Chiambretti, e spesso sui canali Rai e in radio.
Il nome Melanie è nata con il suo primo libro circa 20 anni fa; “all’epoca vivevo molto all’estero e fare lo spelling di Francesca era impossibile”-dice-“ci mettevo mezz’ora a spiegare che tra la c e la e non c’era la h e così via. E poi avevo bisogno di essere un’altra.Melanie vuol dire quella dei capelli neri, era in molti aspetti quella che non ero, più aggressiva, più determinata più sicura di sé, ma adesso posso essere Francesca e anche Melanie per chi vuole continuare a chiamarmi così. Scegliete voi!”
Quale è stata l’evoluzione dei tuoi romanzi?
“QPrima di ritirarmi a Dubai per diversi anni, scrivevo e dipingevo intensamente, avevo già pubblicato dieci romanzi, ne avevano parlato critici importanti come Nanda Pivano e Barbara Alberti, e avevo un curriculum televisivo di rispetto. Poi il primo bambino mi ha cambiato la visione della vita. Portare in grembo la vita stessa, il miracolo che cresceva in me: mi sembrava l’opera d’arte migliore che avessi mai fatto. Così ne ho fatti due di figli, sono tornata a disegnare quando erano cresciuti. Sotto il patrocinio del ministro della cultura emiratina ho ripreso ad esporre e a scrivere, sottraendo alle ore di sonno il tempo per lavorare. In quattro anni ho scritto tre libri con Cairo-Rizzoli, ne è uscita tutta l’esperienza che ho fatto in Medioriente, le mie gioie e le mie frustrazioni, perché anche per essere madre, e soprattutto moglie in medioriente, devi rinunciare a molto di te. Quel che mi mancava a quelle latitudini era il respiro della natura e della nostra cultura. I musei, le chiese, il sapore del passato delle nostre cattedrali. Ho racchiuso tutto nel THE BOX, che è come una stanza in cui bene e male si incontrano in una sorte di cosmogonia. In cui la storia del Lacoonte e della Venere di Milo si mescola a Michelangelo e ai preraffaelliti. È una minicappella sistina in cui leggere la filosofia occidentale attraverso l’arte. Gli orientali hanno capito, sono molto curiosi e ricettivi verso il nostro mondo che sempre più si sta mescolando al loro. I confini si scontornano, i mondi si compenetrano, e il loro mondo resta legato a un certo tradizionalismo che porta in primo piano i valori della famiglia e della sfera religiosa. Sono valori rinascimentali che riemergono dal THE BOX”.
Corre voce stiano arrivando alcuni tuoi amici sceicchi dagli Emirati Arabi proprio per consegnarti un premio è vero-le hanno chiesto durante un’ultima intervista su RTL?“Ho dei cari amici di famiglia che sono grandi sostenitori della mia arte e volevano venire anzi vorrebbero venire a Sanremo, Sarebbe una cosa divertente, ma Sanremo e’ molto piccola e tutti gli hotel sono pieni quindi liberare un hotel a cinque stelle per due piani o tre solo per loro sembra un’impresa veramente impossibile, ora che tutte le suites sono occupate dai conduttori … poi in questi tempi di covid, è troppo complicato raggiungere Cannes o Montecarlo, perché ci sono tutti i problemi dei test e dei documenti di frontiera quindi spero si superino queste difficoltò…Incrociamo le dita! Se non dovessero farcela di persona, magari si collegheranno via zoom, almeno per salutarmi e farmi gli auguri!
Nella Città dei Fiori c’è grande attesa; sì, perché molto probabilmente sarà lo Sceicco, Principe degli Emirati Arabi, amico di Melanie Francesca ad accompagnarla sul red carpetper il ritiro del Premio Sanremosol Novella 2000. Sanremo non vede l’ora di accogliere la Corte Reale e gli alberghi fremono; pare, infatti, che siano state già prenotate due suitesimperiali e più di 20 camere.
Sanremo, quest’anno, sarà anche il trionfo del lusso!