Tra le notizie più importanti della settimana come riportato dal settimanale Eva 3000 troviamo una bellissima intervista al pugile Antonio Moscatiello!
Antonio Moscatiello, classe 1982, è tornato! (Big is Black!). Questo è ciò che si legge sulla maglietta bianca con tale scritta nera e due loghi molto belli: il primo è il suo: imponente e ben posizionato che fa capire che è tornato un guerriero. Il secondo è il logo dell'impresa di costruzioni e general contractor di un suo amico (anch'egli già noto hai giornali, Marco Giuseppe Stefanoni, giovane finanziere e immobiliarista meneghino di 36 anni) che ha creduto in lui e lo ha sponsorizzato
per fargli riprendere ciò che è suo:il titolo italiano per la sua categoria, pesi welter, Antonio, detto BIG, soprannome dato
da bambino in colonia, infatti è già stato due volte campione italiano di pugilato. Quell'arte nobile che nei momenti difficili
torna alla ribalta e mette tutti al proprio posto. Nipote del grande Giacobbe Fragomeni che amiamo ricordare sia come campione del mondo WBC per la categoria massimi leggeri, che come vincitore dell'unidicesima edizione dell'Isola dei Famosi, si dice abbia il pugno di gran lunga più duro del caro zietto. Intanto abbiamo avuto la fortuna di immortalarlo al match di rientro che si è tenuto al Principe di Milano lo scorso 17 dicembre.
Inanzitutto complimenti BIG per la vittoria. Ci hanno detto che riprendere gli allenamenti come hai fatto tu, dopo quasi due anni fermo, non è stata cosa facile. Cosa ti ha spinto a tornare alla ribalta? che serva a tutti di lezione a non arrendersi mai, giusto BIG?
E' stato un periodo difficile pieno di incertezze ma grazie all'aiuto della mia palestra, (opigyn e fitsquare) dei miei fratelli che sono il mio team, di Marco, dei miei manager e di mio zio, Giacobbe Fragomeni, che mi hanno sempre spronato a tornare ai grandi livelli, sono ritornato il Big di Prima!
Cosa ne pensi del pugilato italiano di oggi? Come si comportano le associazioni sportive nei confronti dei pugili professionisti? Pensi ci sia una giusta attenzione agli sportivi o è ancora purtroppo uno sport lasciato in secondo piano rispetto ad altri? Dacci la tua opinione che per noi è molto importante.
Il pugilato non è mai andato giù di moda, le palestre sono sempre piene di giovani speranzosi e talentuosi che si cimentano in questo sport bellissimo, che per me è lo specchio della vita. La nobile arte ha salvato tantissime vite nelle periferie degradate e tantissimi campioni del nostro millennio sono venuti proprio dalla <<strada>>. In Italia ci sono molte palestre storiche che danno la possibilità ai giovani di arrivare a livelli importanti.
Il modello americano rispetto a quello italiano o europeo in generale, è molto difficile? pensi che potresti seguire le orme dello zio per poter accedere al sistema WB statunitensi?
Per ora è importante riprendere tutto quello che ho lasciato indietro. Continuerò a combattere per arrivare al massimo da dove avevo lasciato. L'America sarebbe un obbiettivo troppo lontano per ora, dopo essere rientrato alla grande al Teatro Principe voglio continuare ad allenarmi per i prossimi match. poi si vedrà... sai che con Big la speranza è l'ultima a morire o se preferisci è l'ultima ad andare a K.o.! Davvero ci auguriamo che Antonio Moscatiello, così come gli altri campioni italiani, possano portare questa bandiera tricolore, ormai sfuocata per diversi problemi sociali, a cui purtroppo l'Italia è ancora soggetta, per schemi propri obsoleti da anni, a risplendere in questi posti dove i giovani talenti vengono ammirati e aiutati a compiere, serenamente, il proprio percorso sportivo culturale. Forza Antonio e Forza Italia, rialzati e combatti!